Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Quella volta che Giordano litigò con Foggia

Immagine
Il rapporto tra Foggia e i suoi figli più illustri non è mai stato facile. Si racconta che lo stesso Umberto Giordano, all’inizio della sua sfolgorante carriera, decise di tagliare i ponti con la sua città natale, indispettito dalla maleducazione e dallo scarsa stima dei foggiani nei suoi confronti. La storia è nota. Meno noto è però l’epilogo, che mi è stato riferito da quello scrigno straordinario di memorie e di storie foggiane che è stato Gaetano Matrella. Grande giornalista e scrittore, Matrella non è stato soltanto un cultore giordaniano di tutto rispetto. Sua madre era legata da rapporti di profonda amicizia con la famiglia del maestro, che frequentava assiduamente. Una tale fonte rende quindi del tutto attendibile la versione della vicenda che mi è stata raccontata dal buon Gaetano. Nonostante siano passati ormai più di 120 anni, l'episodio è divenuto una leggenda metropolitana, se ne trova traccia perfino su Wikipedia . Almeno per quanto riguarda il modo con cui

De Tullio: Quando Carlo Gentile difendeva la "Razza Italiana"

Immagine
di Maurizio De Tullio Da tempo avevo trovato questo lungo articolo di Carlo Gentile , pubblicato sul settimanale foggiano "Otto Settembre" e datato 12 agosto 1939. Lo avevo messo da parte, però, perché non relazionabile con vicende che non attenessero al tema, tragico e un po' comico, della cosiddetta "Razza italiana". Poi, come qualcuno ricorderà, avevo pubblicato, prima sulla rivista "Diomede" (n. 2 del 2010) e qualche settimana fa sul Blog "Lettere Meridiane" , un articolo che ha portato alla luce il ruolo avuto durante il Fascismo da tre illustri foggiani , ben noti e apprezzati durante e dopo quel tragico periodo della nostra Storia. Di essi, due (Massa e Paolella) ebbero notorietà a livello nazionale, il terzo (Tedesco-Zammarano), anche internazionale. Foggiani che appoggiarono - chi molto convintamente, chi meno, ma apponendovi comunque una firma - il "Manifesto della Razza", voluto da Mussolini nel 1938. Oggi aggi

La Foggia bella di Gianni Pellegrini: i ferlizze diventano sedie

Immagine
Quant’era bella Foggia la sera di domenica scorsa, all’Amgas, la Foggia raccolta ad ascoltare Gianni Pellegrini e la sua band che presentavano il nuovo album del cantautore foggiano. Quant’è bella questa Foggia di persone che riesce a sentirsi un cuore solo e un’anima sola, a commuoversi e a riconoscersi in in un’appartenenza remota, ma che poi scopri, proprio in occasioni come queste, profondamente radicata. Quant’è bella questa Foggia di belle persone, che ti ricorda che la bellezza di una città e della sua comunità non sta soltanto nelle strade, nelle piazze, nei quartieri, nei monumenti ma prima di tutto nella sua gente. Non vi sembri un incipit fuori luogo. Credo che con Ferlizze , Gianni Pellegrini e Raffaele De Seneen (che ha collaborato alla stesura dei testi) si prefiggessero proprio quest'obiettivo: mettere in musica e parole l’identità più profonda di una città di cui spesso si dice che non ha radici e un passato condiviso. Pellegrini ci riuscì già qualche anno fa,

Un sondaggio per capire il social network in Capitanata

Caricamento in corso...

San Giovanni Rotondo, quando non c'era ancora Padre Pio

Immagine
La lettura de Il Gargano di Antonio Beltramelli (ho parlato di questo libro stupendo in un’altra lettera meridiana , che vi suggerisco di rileggere per meglio inquadrare il brano che sto per offrivi) lascia una suggestione profonda. Non solo per la pregnanza della scrittura del grande giornalista, ma anche perché ci offre un’immagine assolutamente inconsueta della Montagna Sacra. Sono passai poco più di cent’anni da quanto il volume venne scritto, come parte di una collana dedicata all’Italia Artistica. Eppure sembra che l’autore parli e descriva un’altra epoca. La fattura letteraria delle pagine che seguono, dedicate a San Giovanni Rotondo, è altissima. Al di là della ricostruzione del passato della cittadina che sarebbe poi divenuta nota in tutto il mondo grazie a San Pio, ricostruzione doverosa in una pubblicazione che aveva comunque lo scopo di essere una guida turistica, il resto è del tutto sorprendente. Beltramelli scrive pagine memorabili raccontando gli ori indossati

Foggia, la città di Penelope

Immagine
Il bello, anzi il brutto, del social network è la frantumazione dei messaggi. Tra gruppi, pagine e semplici “stati” la comunicazione si perde in mille rivoli. Diventa spesso effimera. Non si sedimenta.  E soprattutto non produce memoria. È una comunicazione tutta appiattita sull’oggi, sull’adesso. Anzi, sul facebook, certi giorni già quanto si è detto o letto  al mattino, è superato (dimenticato) la sera. E tanti saluti alle idee, che dovrebbero sprigionarsi da una riflessione, dal sedimentarsi della memoria, appunto. Non ricordare può condurre a opinioni esse stesse effimere. Le riflessioni che seguono mi sono venute in mente leggendo alcuni commenti su due vicende, di cui dirò appresso, su cui in questo giorni si dibatte, ma il discorso non vale soltanto per il social network . Si addice in generale ad ogni comunità che non riesce a produrre (e far sedimentare) memoria.  Foggia, per esempio. Nel giro di qualche anno, la città ha dovuto rimuovere consistenti pezzi di proge

Arbore dimentica Foggia, ed è polemica

Immagine
Questa volta Renzo Arbore l’ha fatta grossa. Che Napoli sia la sua città d’adozione e d’elezione lo sanno anche le pietre. Che sul palco di Sanremo dovesse cantare le canzoni partenopee più note del suo repertorio rendeva quasi scontata la sua professione d’amore verso il capoluogo campano. Ma parlare al festival di Napoli come della sua città, dimenticando del tutto Foggia che gli ha dato i natali, è un’omissione dolorosa, che pesa come un macigno e scatena reazioni sul social network come non si erano mai viste. Renzo Arbore ha reso omaggio a Napoli con espressioni accorate: “Mi devo togliere un debito, un debito con una grandissima città, bellissima città, bellissima capitale che mi ha adottato e che è nel mio cuore. La città bellissima, sofferente, che va stigmatizzata quando è da stigmatizzare ma va anche lodata e apprezzata per le sue straordinarie bellezze, si chiama Napoli”.  Ovviamente Arbore è liberissimo di manifestare il suo amore per la città partenopea, ma non ci

Disfunzioni al pronto soccorso: la difesa degli operatori

Immagine
L’ articolo sull’episodio di “ordinaria” malasanità denunciato dal segretario generale dello Spi Cgil di Foggia, Franco Persiano, durante il convegno promosso dall’organizzazione sindacale sulle liste d’attesa ha suscitato molti commenti. È giusto cominciare da quello di Lorenzo Bambacigno, che rappresenta l’altra campana, essendo un operatore sanitario. Lorenzo è intervenuto sulla bacheca di Civitas Troiana ed ecco quello che scrive: “caro Geppe Inserra da un paio d'anni sono entrato a far parte nel modo della sanità e di articoli come questi ne leggiamo a migliaia con sommo dispiacere, questa volta credo che lei sia caduto veramente in basso mettendo in discussione la moralità di gente che lavora 12 ore al giorno nei P.S. per 1.200 euro al mese e con un mare di responsabilità. Ma lei sa quanti operatori ci sono per turno in un P.S.? sa cos'è il triage? parliamo spesso di malasanità, vogliamo parlare della malautenza? sa che il Primario del P.S. di foggia è stato preso a

La Foggia di Beltramelli: una vestale in mezzo al suo fuoco

Immagine
Quando giunse in Capitanata per scrivere il suo libro sul Gargano (di cui ho parlato in una lettera meridiana precedente ), Antonio Beltramelli non venne a Foggia. Il suo itinerario non lo prevedeva. La vide da lontano nel suo percorso di avvicinamento al promontorio, a bordo di una corriera che procedeva così lentamente da lasciare ampio spazio ad osservazioni e riflessioni. Il grande scrittore di viaggi racconta così il Tavoliere, lasciandoci pagine molto vivide e suggestive, e profondamente stridenti con lo spirito della scoperta e valorizzazione dell'Italia artistica che era il fine della collana in cui il volume venne pubblicato. Foggia sta sullo sfondo, ma è al tempo stesso una presenza forte. L'intento è più quello del reporter che non del polemista che racconta per denunciare una situazione profonda di disumanità, dove il lavoro non nobilita né emancipa, ma è piuttosto una maledizione. Nondimeno le pagine di Beltramelli riecheggiano o più precisamente anticipa

Manfredonia, Chieuti e Serracapriola vincono: no del Governo all'eolico off-shore

Una decisione importante quella assunta ieri dal governo, in quella che potrebbe essere stata l'ultima riunione dell'esecutivo presieduto da Letta. Il consiglio dei ministri ha preso in esame i progetti di parchi eolici off-shore che avrebbero dovuto sorgere al largo delle coste garganiche bocciando i progetti. "Al fine di consentire una valutazione complessiva degli interessi coinvolti - si legge nel comunicato diffuso al termine dei lavori-, il Consiglio ha esaminato due progetti di impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica da realizzare il primo al largo delle coste di Chieuti e Serracapriola (Foggia), il secondo di fronte alla costa di Zapponeta e Manfredonia (Foggia) e Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani); esaminate le implicazioni e le posizioni delle diverse amministrazioni il Consiglio ha concluso che, in considerazione del significativo impatto paesaggistico che imporrebbero alla bellezza delle coste, essi non verranno realizzati.&q

Una storia di malasanità, una grande lezione di dignità e moralità

Immagine
Quella che state per leggere non è soltanto una storia di ordinaria malasanità verificatasi presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. È anche una storia di dignità e fermezza morale d’altri tempi. A raccontarla pubblicamente è stato, durante il convegno sulle liste d’attesa nella sanità pugliese, Franco Persiano, segretario generale dello Spi-Cgil di Foggia. È un episodio amaramente esemplare delle enormi difficoltà in cui versano le strutture ospedaliere del capoluogo, ma anche delle tante contraddizioni e disfunzioni organizzative. È una storia recente, capitata neanche un mese fa. Lo scorso 21 gennaio, un signore di 83 anni, affetto da una grave patologia respiratoria e con grandi difficoltà motorie - ha raccontato Persiano - è stato accompagnato all’ospedale da suo figlio. Erano le  8 del mattino quando il malcapitato ha cominciato la consueta via crucis cui deve sottostare chi si presenta al pronto soccorso. Le sue condizioni sono critiche. Ha liquidi nelle gambe. E il tem

Com'era il Gargano cento anni fa, nelle parole e nelle immagini di Antonio Beltramelli

Immagine
La lettura dei libri antichi è una cosa bella. Non soltanto per il piacere di leggere e sfogliare quelle pagine, sottraendole alla patina del tempo, ma perché talvolta quella carta ingiallita riesce a svelare lo spirito dell’epoca in cui fu stampata, fornendoci, per contrasto, preziose informazioni, utili anche al “presente”. Tra il 1905 e il 1938, l’Istituto Italiano di Arti Grafiche pubblicò una collezione di monografie dedicata all’ Italia artistica . L’imponente iniziativa editoriale fu diretta da Corrado Ricci, scrittore, archeologo e storico dell’arte, che avviò il recupero dei Fori Imperiali. La collana vide la pubblicazione di ben 115 volumi, riccamente illustrati. La redazione dei testi di ciascun volume venne affidata a esperti di storia locale e di arte. L’approccio non fu soltanto artistico in senso stretto. Possiamo ritenere le monografie pubblicate dalla casa editrice di Bergamo come il primo grande tentativo di valorizzare l’immagine paesaggistica e turistica del

Il sogno di Matrella per Foggia: costruire la città organica

Immagine
  La città organica è un libro insolito e intrigante. L’autore, Antonio Matrella, è un architetto foggiano che ama molto la sua città. Nel volume, riflette sulla storia urbanistica di Foggia e sul legame interrotto tra questa e la storia più generale del capoluogo dauno, più particolarmente, sulla rottura del legame con quella civiltà daunia di cui dovrebbe essere espressione. L’argomento è di quello che fa tremare le vene ai polsi, e ha spesso diviso ed contrapposto storici ed appassionati. Matrella non ha dubbi: le origini di Foggia non sono quelle medievali che la tradizione collega al ritrovamento dell’Iconavetere, il sacro dipinto della Madonna dei Sette Veli. Vanno cercate molto più indietro nel tempo, nella tradizione classica e in modo particolare in Diomede, l’eroe greco approdato sulle coste pugliesi dopo la guerra di Troia, sulla cui esatta collocazione Matrella ha molte cose da dire (e ve le racconterò in un altro post, dedicato solo a questo argomento). Tesi ardite ch

Entro maggio azzerate le liste d'attesa nella sanità

Immagine
Entro maggio dovrebbero essere azzerate le estenuanti liste d’attesa cui sono costretti quanti devono sottoporsi ad esami presso le strutture diagnostiche della provincia di Foggia, grazie al piano straordinario varato dall’assessore regionale alla sanità Elena Gentile e allo sblocco delle assunzioni nel settore della sanità. Sono le due sole (ma importanti) buone notizie venute fuori dal convegno promosso sull’argomento dallo Spi Cgil di Foggia, nel corso del quale si sono ascoltate anche tante cattive notizie: casi di malasanità, disfunzioni legate alla difficoltà di trovare medici specialisti in senologia e in anestesia (che contribuiscono a dilatare i tempi d’attesa), disservizi derivanti dalla mancanza di un centro unico prenotazioni che possa indirizzare l’utente verso strutture che possono erogare la prestazione richiesta in tempi più rapidi rispetto agli Ospedali Riuniti, congestionati all’inverosimile. Un bel convegno, molto concreto e molto operativo, che ha richiamato un

Liste d'attesa nella sanità: fa il punto il sindacato pensionati della Cgil

Immagine
Lo Spi Cgil fa il punto sulle liste d’attesa, croce e delizia della sanità pugliese. L’appuntamento è per giovedì 13 febbraio alle ore 17.00 nella Sala Rosa del Palazzetto dell’arte. L’iniziativa riveste una particolare attualità, perché consentirà di fare per la prima volta il punto sui risultati del piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa promosso dall’assessorato regionale alla sanità. Partito sperimentalmente dall’Asl di Foggia, il piano messo a punto con il contributo fondamentale del sindacato, è stato esteso alla Bat e nei prossimi giorni dovrebbe interessare l’intero territorio regionale. La novità consiste essenzialmente nell’apertura oltre il normale orario di servizio dei reparti e degli ambulatori, in cui vengono rese le prestazioni più critiche dal punto di vista dei tempi d’attesa. Il programma riguarda le unità operative di Radiologia, Cardiologia, Medicina, Neurologia, Endoscopia, Oculistica e Gastroenterologia di tutti gli ospedali della provin

Tina Pizzolo ti ha mandato un invito

Immagine
  Tina Pizzolo ti ha invitato ad iscriverti a Twitter! Accetta l'invito You can stop getting these emails with people you may know (PYMK) suggestions at anytime. Learn more about PYMK suggestions or find other answers at Twitter's Help Center. Twitter, Inc. 1355 Market St., Suite 900 San Francisco, CA 94103

Quelli che amano Foggia... nonostante tutto

Immagine
L’argomento maggiormente dibattuto nelle ultime settimane, dai lettori e dagli amici di Lettere Meridiane , è Foggia, e il rapporto dei foggiani con la loro città. Il confronto è appassionato, e non esistono mezze misure. Foggia la si ama o la si odia. E forse questo tutto o niente  è fatale: sta nel dna più profondo della città. Senonché qualche giorno fa ho letto un commento che mi ha particolarmente colpito per il suo equilibrio e per la sua positività. È di un lettore che si è firmato solo parzialmente (come Raff64fg , e dovrebbe quindi essere Raffaele, foggiano, da quanto si intuisce dal testo, 50enne). Scrive Raffaele: “faccio parte di quel 1 % (che ama Foggia, n.d.r.) e che va avanti nei problemi che si affacciano ogni giorno alla mia vita, da quello che mi presenta come conto ogni giorno, e che con tutte le mie forze cerco di "pagare, compresi naturalmente i problemi che affliggono anche la mia famiglia, moglie e figli.” L’incipit del commento rivela che la vita di R

L'ottimismo di Porreca: "Possiamo battere la crisi". E sul Gino Lisa...

Immagine
È ottimista come si conviene a chi deve guidare il mondo dell’impresa ad affrontare una crisi che non ha precedenti, Fabio Porreca, in quella che è l’uscita pubblica che compie il suo rito di iniziazione. Presentato dal moderatore, Antonio Russo, non più come “neo” presidente della Camera di Commercio ma come presidente e basta, Porreca interviene al convegno inaugurale del nuovo Centro Servizi per il Lavoro delle Acli, all’indomani dell’incontro con il ministro delle infrastrutture Lupi. D'altra parte, la missione romana certifica in se stessa un ritrovato slancio dell’ente camerale: da quanti anni non si vedevano imprenditori che riuscivano a discutere con i massimi livelli della politica nazionale, degli specifici problemi dell’economia della provincia di Foggia? Che possiamo essere di fronte a un nuovo corso delle politiche camerali affiora anche dall’intervento di Porreca, improntato ad un solido realismo, ma sorretto nello stesso tempo da una nitida vision di futuro. I

Parte da Foggia la sfida per una salute mentale diversa

Immagine
Franco Gugliotta non è soltanto un sociologo che ama la sua professione e riesce a darle un valore profondo e antico. Personaggio a dir poco effervescente, nella sfida della salute mentale in Capitanata ci ha messo il cuore e l’anima. Al convegno Guarire si può, promosso dalla Consulta Provinciale per la Salute Mentale, è stato chiamato a svolgere le conclusioni. Sono stati due giorni di rara intensità e di  straordinaria partecipazione: parlare di salute mentale non significa soltanto riflettere su un disagio individuale, perché la terapia, come ha insegnato Franco Basaglia, è prima di tutto sociale. Chiama in causa la comunità. Prometto di parlarvi  ancora di questo indimenticabile convegno, che ha raccontato e messo in campo tantissime storie esemplari, producendo una profonda emozione in chi ha partecipato e dimostrando  che veramente si può guarire, a patto di vincere l’indifferenza e di superare lo stigma. Ma  torniamo a Franco Gugliotta , e alle sue conclusioni, supportate

De Tullio: a Foggia ci vorrebbe un nuovo processo di Norimberga

Immagine
di Maurizio De Tullio Non credo che quanto andrò a esporre attenga ad una vicenda personale. È per questo che chiedo nuovamente ospitalità al collega Inserra, pregandolo di non relegare questa 'risposta' nel consueto spazio dei post, anzi, sarebbe ancor più arricchente conoscere - sul tema - anche la sua opinione. Dunque, riassumendo, il lettore Giancarlo Pugliese non ha trovato in me, e nelle mie parole, nulla di propositivo e mi dipinge come un “chiacchierone”, “indisponibile al dibattito”, “arrogante”, “superbo borghese” per concludere che “non ho viaggiato abbastanza e non so guardare”. Per chi abbia voglia di rileggere i nostri ultimi passaggi, può cliccare qui . Va bene, se ciò è quel che pensa di me e se ritiene che abbia risolto il 'problema' sciorinando una decina di aggettivi per catalogarmi, non so davvero cosa farci. Io, in un’unica espressione, vorrei dirle come la penso. In realtà l’ho già usata questa espressione, chiosando una risposta al cortese M

Potenza (Adiconsum): Volontariato protagonista del futuro del territorio

Immagine
Ricevo e pubblico molto volentieri la lettera che segue, con il relativo allegato, del presidente dell’Adiconsum, Giuseppe Potenza. Il progetto illustrato da Potenza è quello che riguarda l’eccellenza turistica dei Monti Dauni: una sfida impegnativa che, come si legge nella nota, riguarda diverse istituzioni, associazioni, pezzi della società civile. * * * Caro Geppe, ho letto l'articolo : il sottosviluppo è colpa anche della società civile e condivido con te le conclusioni. Qualcosa, però, le associazioni di volontariato stanno cercando, a fatica, di fare, per modificare la situazione. Segnalo, qui di seguito, la partecipazione di alcune associazioni ad un interessante progetto. Ti leggo sempre con attenzione e stima. Cordiali saluti Il presidente provinciale dell'Adiconsum Giuseppe Potenza * * * IL PROGETTO La Camera di Commercio I.A.A. di Foggia, per il tramite della sua Azienda Speciale CESAN, assieme a Provincia di Foggia, Promodaunia e GAL Meridaunia, sono impe

A Lucera la memoria è di casa. La bella serata sulle fotografie di Chanche al Circolo Unione

Immagine
Si può produrre storia pubblica restando svegli la notte e mettendo mano alla tasca, per contendersi in un’asta on line l’esemplare originale del giornale o della fotografia che parla della tua città, così come fa Marco Scarpiello . Oppure perdere ore con la lente d’ingrandimento per decifrare i dettagli di un’immagine e incrociarla con Google Maps , e scoprire dove venne scattata, così come fa Tommaso Palermo . O, ancora, riconoscersi in una vecchia foto e investigarla, fino a dare un nome a tutte le persone che vi sono ritratte, così come ha fatto Alessio Di Battista .

Amendola, una sfida per il turismo garganico. Che non può perdere l'occasione.

Immagine
L’apertura, seppur parziale e provvisoria, dell’aeroporto militare di Amendola ai voli civili rappresenta un banco di prova fondamentale per tutto il territorio. Perché adesso l’aeroporto c’è, e costituirà un test severo, per verificare la qualità e la quantità della domanda di quei voli turistici che dovranno poi costituire il core business del Gino Lisa, una volta che la pista verrà allungata. Si  fa sul serio, adesso. E sarebbe il caso, anziché indugiare sulle polemiche, di darsi tutti da fare affinché il test abbia successo e perché questa opportunità non venga bruciata. Bisognerà trovare infatti prima di tutto tour operator  e vettori interessati alla possibilità, poi offrire loro un prodotto di qualità. Per la verità, il dibattito sta imboccando proprio questa direzione. E non mancano inviti a considerare anche l’altra faccia della medaglia, che riguarda il miglioramento della qualità dell’offerta turistica del Gargano. Sarebbe un paradosso se la disponibilità di voli non

Inaugurato il nuovo Centro dei servizi per il lavoro delle Acli

Immagine
"Un ulteriore, importante strumento per avvicinare i giovani ed i disoccupati al mercato del lavoro, che non va a sovrapporsi ma ad integrarsi con i servizi pubblici del lavoro, nella speranza di innescare un circuito virtuoso che possa contribuire ad alleviare la grave situazione occupazionale della Capitanata." Così, il presidente delle Acli di Capitanata, Fabio Carbone, commenta l’apertura del Centro per i servizi del lavoro, inaugurato negli scorsi giorni, alla presenza del segretario nazionale delle Acli, Gianni Bottalico, del rettore dell’Università degli Studi di Foggia, Maurizio Ricci, del responsabile del settore Legalità ed immigrazione della presidenza nazionale Acli, Antonio Russo, dell’assessore regionale al lavoro, Leo Caroli, del sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, e del presidente della camera di commercio di Foggia, Fabio Porreca. Ubicato in via Rovelli 48 (tel. 0881/022251) e aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì, e nei pomeriggi del lunedì, m

Amendola funzionale al rilancio del Lisa? Tutti d'accordo, o quasi...

Immagine
Tutti d’accordo - o quasi - con la tesi sostenuta da Lettere Meridiane che l’apertura di Amendola al traffico civile, provvisoria e parziale, rappresenti un’opportunità anche per l’aeroporto Gino Lisa. Tanti i commenti, in un confronto tanto appassionato quanto di notevole spessore, a confermare un’altra opinione che da tempo questo blog sostiene: attorno alla questione del Lisa, ed al di là di certe asprezze polemiche che sono fisiologiche al social network , è nata e si è sedimentata una opinione pubblica consapevole, di grande senso civico. Cominciamo dal commento di un profondo conoscitore delle vicende del volo aereo, che del Lisa sa proprio tutto come Andrea Casto , che scrive, a proposito del post di Lettere Meridiane : "Ragionamento che non fa una piega. L'unica nota dettata da una conoscenza storica sull'argomento è la seguente. Fermo restando i problemi di imbarazzo operativo da noi già evidenziati (cfr ultimi articoli su www.ginolisa.it ), che questa non

La nostalgia foggiana di Renzo Arbore: "Mi sarebbe piaciuto restare al Sud"

Immagine
“Spero che questo marchio, Resto al Sud , sia beneaugurante che ci renda consapevoli che dovremmo restare al Sud. Auguro che Resto al Sud diventi una filosofia economica.” Con queste parole, Renzo Arbore esprime il proprio apprezzamento per la comunità di blogger meridionali e meridionalisti fondata da Roberto Zarriello e da Giuseppe Caporale  (e alla quale sono orgoglioso di appartenere). Il grande musicista foggiano si confessa, in un bel video diretto da Virginia Zullo e montato da Amato Mastrogiovanni (potete vederlo cliccando sull’immagine): “Siamo stati tutti costretti ad andarcene, con varie motivazioni. Quelli più umili sono stati costretti ad andarsene per sbarcare il lunario, quelli che avevano maggiori ambizioni come me, che volevano fare gli artisti, sono stati costretti ad andarsene lo stesso, perché al Sud non c’erano le aziende di comunicazione che potevano valorizzare la nostra arte.” Secondo Arbore, per questo Resto al Sud è una sfida importante, che racchiude